Adorno

Adorno

• Theodor Wiesengrund Adorno è uno dei principali protagonisti della Scuola di Francoforte, ed è descritto come una personalità poliedrica e dai vasti interessi culturali.
• Adorno studia musica a Francoforte e successivamente si trasferisce a Vienna per perfezionare le sue conoscenze musicali con Arnold Schönberg.
• La passione di Adorno per la musica è probabilmente influenzata dalla sua madre, una cantante di origine corso-genovese.
• Oltre alla musica, Adorno si forma anche in filosofia, studiando autori come Kant, Hegel, Schopenhauer, Kierkegaard e Nietzsche.
• Adorno si interessa anche di arte, critica letteraria, sociologia e storia delle civiltà.
•Le opere di Adorno si distinguono per uno stile sobrio e asciutto, e il filosofo preferisce scrivere saggi brevi, aforismi e articoli anziché testi sistematici.
• Adorno vede il presente come un mondo frantumato in cui l'antica armonia è andata distrutta in modo irreversibile.
• "Minima moralita" è una delle opere più significative di Adorno, in cui fornisce riflessioni sulla condizione umana nel "mondo amministrato", una società industriale avanzata in cui ogni aspetto della vita è pianificato e controllato.
• Adorno esprime sconforto e amarezza nell'osservare l'incapacità delle persone di prendere coscienza del condizionamento ideologico a cui sono sottoposte e di liberarsene.
• In "Dialettica negativa", Adorno cerca di smascherare i limiti della ragione scientifica come forma di dominio e assoggettamento dell'uomo.
• Adorno propone una via di uscita dalla condizione di oppressione attraverso il pensiero dialettico "negativo", che non cerca di conciliare le contraddizioni in una sintesi finale, ma di mantenerle e mostrarle.
• Adorno scrive su Auschwitz e i campi di sterminio nazisti come esempi che rivelano la cruda differenza tra la realtà e ogni affermazione sulla positività dell'esistenza.
• La dialettica negativa di Adorno implica la consapevolezza dell'"altro", del non identico, del contraddittorio e del disarmonico nel mondo, riconoscendo la sua inevitabilità e inconciliabilità.
•Adorno sostiene che i filosofi devono esprimere il negativo e mantenere aperta la porta del reale all'alt
erità e alla differenza.
• Nonostante ciò, il filosofo non ha un disegno coerente e unico, ma solo brandelli di verità, ma può sperare di lanciare segnali agli altri uomini per futuri destinatari ignari che potrebbero un giorno raccoglierne il messaggio e cercare una nuova consapevolezza.

La critica ai mezzi di comunicazione di massa

• Adorno critica l'industria culturale, che comprende i mezzi di comunicazione di massa come cinema, televisione, radio, pubblicità e stampa.
• Secondo Adorno, questi mezzi di comunicazione non sono altro che strumenti di manipolazione delle coscienze e di potere.
• I mass media hanno la funzione di persuadere gli individui a accettare e apprezzare l'organizzazione sociale esistente, influenzandoli in modo inconsapevole e impedendo loro di esercitare un giudizio critico.
• L'industria culturale trasforma il consumatore in un fruitore passivo, condizionando i suoi bisogni e desideri attraverso influenze esterne.
• Adorno sostiene che i media non sono neutrali, ma veicolano i valori (o dis-valori) dell'industria culturale, come il benessere, l'arricchimento, il consumismo, la moda e il conformismo.
• I mezzi di comunicazione di massa hanno il compito di integrare gli individui in un sistema dominato dalla tecnica come strumento di potere e di sottomissione delle coscienze.
• La critica della pubblicità è particolarmente importante per Adorno, in quanto riduce gli individui a schiavi inconsapevoli delle strategie del sistema stesso, utilizzando un linguaggio seducente.
• Adorno osserva che nel "mondo amministrato" persino il tempo del divertimento non è più libero e creativo, ma è programmato e organizzato dall'industria culturale, che stabilisce gli orari e le modalità.
L’arte come rimedio all’oppressione del mondo amministrato
• Adorno considera la musica dodecafonica, creata da Arnold Schönberg, come un rimedio contro 

l'oppressione e il conformismo del "mondo amministrato".

• La musica dodecafonica rompe la gerarchia tradizionale dei suoni, creando dissonanza e disarmonia, e ciò favorisce la consapevolezza del "negativo" nella coscienza umana.
• Adorno dedica numerosi saggi alla funzione critica e di protesta della nuova musica, sottolineando la sua capacità di sfuggire ai meccanismi del mondo amministrato e di denunciarne l'inumanità.
• L'arte, secondo Adorno, ha un valore conoscitivo autentico in quanto può eludere i meccanismi del sistema e rivelare la crudele inumanità della società moderna.
• Adorno fa riferimento alle avanguardie artistiche che mettono in discussione i canoni estetici tradizionali come armonia, perfezione, conciliazione e compiutezza, rivelando la "negatività disarmonica del mondo" e dando voce alle frustrazioni e alle aspirazioni insoddisfatte degli individui nella civiltà moderna.
• L'arte è testimonianza e denuncia della mancanza di libertà, dell'oppressione e dell'infelicità presenti nella società, che vengono nascoste dal sistema.
• Allo stesso tempo, l'arte è anche desiderio e "anticipazione utopica" di un futuro migliore e più umano, in quanto esprime ciò che non può essere detto.
• Adorno considera l'arte, soprattutto la musica, come l'ultimo vero baluardo dell'utopia, superiore persino alla filosofia, in quanto l'utopia dell'arte è intimamente connessa alle contraddizioni della società di massa e caratterizzata da un pessimismo irreparabile.

Commenti

Post popolari in questo blog

Marcuse

Nietsche

Schelling e Fichte